Per questo mi chiamo Giovanni

Il libro che racconta la vita di Giovanni Falcone


Premessa

Lo scopo di questo post è quello di illustrare i passaggi compiuti per la realizzazione del mio lavoro. Il progetto consiste nel raccontare la vita di Giovanni Falcone, attraverso il racconto del libro "Per questo mi chiamo Giovanni", di cui ho letto, alcuni capitoli, con la professoressa e i miei compagni. Questo, in merito, al mese in cui abbiamo deciso di affrontare il tema della "mafia", in classe.
Le fonti che ho consultato per realizzare il post sono:


Gli anni della gioventù. Da ragazzo qualsiasi a personaggio


Il bambino, protagonista del libro, non ha un nome a caso, anzi gli è stato dato proprio per tenere in vita uno spirito di cui il mondo, soprattutto l'Italia, ha davvero bisogno: sto parlando proprio di Giovanni Falcone.

Giovanni falcone era un magistrato italiano, nato a Palermo e morto per aver cercato di combattere la mafia siciliana, Cosa Nostra. Rimase ucciso nella famosa strage di Capaci, il 23 maggio 1992.

Giovanni Falcone è rimasto un simbolo per Palermo, mentre quando era ancora in vita era ritenuto una speranza. Uomo di grande coraggio che ha lottato per le giuste cause, grazie a lui ancora oggi molte persone cercano in svariati modi di contrastare la mafia e i suoi valori. Ecco perché questo nome è davvero importante per i siciliani e non solo. Questo bambino è stato ritenuto dai genitori come una nuova speranza per Palermo, motivo per cui gli è stato dato codesto nome, Giovanni dopo questa scoperta, rivelatagli dal padre, si sente come rinato e pronto a conoscere la verità dei fatti, che lo porterà poi a voler assomigliare il più possibile a Falcone e a lottare per le sue vecchie cause.

Il legame tra il padre di Giovanni e Cosa Nostra

Il padre di Giovanni ha avuto per molto tempo delle minacce da parte della mafia, che lo costringevano a pagare il “pizzo” l’ultimo venerdì di ogni mese. Questa cosa era diventata ormai un’abitudine a tal punto da non sembrare più neanche un’ingiustizia, ma dal giorno dell’attentato di Capaci, dove morì Giovanni Falcone, non accettò più la loro protezione e per questo gli bruciarono il negozio.
“Cosa nostra” è presente in Italia, soprattutto in Sicilia, ma anche in diverse parti del mondo.
La mafia è un fenomeno criminale con natura organizzativa. Va considerata quindi come una vera e propria organizzazione articolata in modi diversi con fenomenologie organizzative differenti a seconda delle varie tipologie criminali.

Rituali

Per far si che i cosiddetti "picciotti" entrino a far parte della famiglia mafiosa, essi, devono compiere un giuramento di sangue. Il giuramento consiste nel versare qualche goccia del proprio sangue su un santino e tenerlo in mano mentre viene bruciato. Dopodiché, questi, verranno considerati come "uomini d'onore".
"Pentiti", così vengono chiamati i mafiosi che, quando vengono catturati dalle forze dell'ordine, decidono di collaborare con la polizia e denunciare altri boss e i clan di famiglie mafiose, per alleviare la propria fedina penale. 
Un giorno, Giovanni Falcone, si ritrova ad interrogare proprio uno di loro. Questo, è Tommaso Buscetta, detto don Masino, quello con cui da piccolo aveva giocato insieme all'oratorio. All'uomo sono stati rapiti i figli e uccisi molti famigliari dalla cosca di Corleone; proprio per questo, i magistrati sanno che devono andare a toccare i sentimenti del pentito. Così accadde, l'8 novembre del 1985 furono depositate seicentomila pagine di prove: 474 uomini d'onore dovranno presentarsi in tribunale per difendersi dall'accusa di mafia. Poi arriva la grande vittoria. L'11 febbraio del 1986, cominciò il Maxiprocesso di Palermo, nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone, preparata per l'occasione, con 210 facce di mafiosi dentro 30 gabbie. Dopo quasi due anni ecco la sentenza: il mostro è colpevole e deve scontare diciannove ergastoli, 2665 anni di carcere e pagare una multa di più di 11 miliardi e mezzo.

Conclusioni

Realizzare questo post mi è piaciuto molto e mi ha anche motivato dal punto di vista empatico, soprattutto dato l'argomento che mi interessa particolarmente. Ho realizzato il post il giorno stesso della consegna, ma non avuto problemi nel scriverlo o nel documentarmi, è stato tutto abbastanza scorrevole e naturale.

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